mercoledì 17 agosto 2011

LA TERRA CANCELLATA

Secondo il rapporto annuale del Centro di Ricerca sui Consumi del Suolo di INU, Legambiente e del Politecnico di Milano, in Italia, ogni anno occupiamo 500 km quadrati di suolo. Un caso da record è la provincia di Olbia -Tempio cementificata al ritmo di 25 metri quadri per abitante all'anno, sei volte quello già catastrofico della Lombardia.

Ruhrgebiet industrieSi tratta di trovare un equilibrio, difficile, tra lo sviluppo economico e la conservazione del paesaggio naturale. Un caso emblematico è quello della Provincia di Torino, dove la grande multinazionale del mobile Ikea voleva insediare un nuovo centro commerciale. L'azienda voleva edificare su un'area di 160.000 metri quadrati di campi agricoli. La provincia ha proposto di ristrutturare una zona dismessa ma i costi per l'Ikea erano troppo alti per cui ha rinunciato all'insediamento che avrebbe portato 300 nuovi posti di lavoro.
Perché la politica non è riuscita a trovare una mediazione tra il profitto e l'ecologia?

Io sono tra quelli spaventati per la crescita spropositata del fotovoltaico su quelli che una volta erano campi coltivati e spesso mi chiedo perché quei pannelli fotovoltaici non si possano mettere sui tetti immensi delle zone industriali.

L'Italia non ha grandi spazi e quel poco terreno naturale che abbiamo lo stiamo consumando sempre più velocemente, bisogna trovare una sintesi tra esigenze dello sviluppo e esigenze della natura.

Ma come?

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